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STAGIONE 35 - VICINO ALLE STELLE

Proiettati in VII serie dopo 3 campionati consecutivi vinti (X.751, IX.726, VIII.1039) in cui ci eravamo fatti ridare dalla fortuna quanto lasciato alla stagione 31, ci ritrovammo a fare i conti con una realtà più grande di noi: arrivammo in punta di piedi in un girone equilibrato ma estremamente solido.
Invincibili sembravano AntiFassera Fc e Ssc Campania, mentre la neo-promossa La Rabbia e l’Orgoglio pareva l’unica squadra per noi abbordabile. Us Fermana era un grande TAista, Heaven32 e Ryonan Ac erano non particolarmente solide dietro e con attacchi discreti, ma possedevano i centrocampi più forti del girone. Chiudeva il lotto l’Atletico No Global di nyarla, coordinatore della Federazione Hattrick Mondo Nuovo nella quale avevamo militato. Pur in fase calante l’Atletico restava la squadra più blasonata del girone e sembrava poter lottare per un discreto piazzamento.
Noi pur in manifesta inferiorità decidemmo di non cambiare i nostri piani adeguandoci ai risultati che ci saremmo meritati: al timone Doruk Aşkiner rimpiazzava Byron Summerfield che lasciava da vincente con 3 campionati vinti di fila.
Sul mercato non si mosse quasi nulla: venduti Escalante e sostituito il portiere di riserva Casablanca con Fabio Walker, l’unico vero cambiamento fu nel portiere titolare; al posto di Angheluţă arrivò un altro ebreo (dopo Gold), il fortissimo Ram Milo, pagato un milione di Euro, poco più di quanto incassato dalla vendita del rumeno. Venne inoltre acquistato un giovane difensore, Toni Katila, che in prospettiva avrebbe dovuto diventare il nuovo Roberto Giulietti. Si trattava comunque di una riserva.
La stagione iniziò con l'esordio in Coppa, e fu esordio amaro: con un 352 alla Marrundo sfiorammo più volte di andare sotto contro il GRIFO 1893, ma proprio dopo la nostra prima seria occasione con Brinkmann, alla fine del primo tempo Chauca ci castigò. Nella ripresa ancora Chuaca sfiorò il raddoppio, ma ciò che fece paura fu la nostra incapacità di arrivare in zona gol pur con un discreto possesso. 0-1 casalingo il risultato finale, 1^ sconfitta casalinga in partite ufficiali dal Sabato Nero di BaL.
Archiviata la prima delusione, l’esordio in campionato contro La Rabbia e l’Orgoglio ce ne resè una seconda: la forma rasentava il ridicolo, le resistenza anche, e dopo un avvio veemente dei nostri andammo ancora sotto 1-0. Quella che sembrava l’unica partita abbordabile della stagione si trasformò in un incubo: gli ospiti sfiorarono il raddoppio, fin quando a 15' dalla fine Elwood solo al centro dell’area incornò perfettamente un cross di Gervazzi. 1-1, la faccia era salva.
Dopo la partita più facile, c’era la più difficile, avversaria l’AntiFassera Ac nella prima stracittadina ufficiale della nostra storia. Con un 532 AOW difensivo e contropiedista ci togliemmo lo sfizio di passare in vantaggio con una ripartenza finalizzata da Paulino, poi la forza dei nostri avversari venne fuori e venimmo sommersi di reti: 5-1 per l’AntiFassera, peggior passivo e maggior numero di gol subiti della nostra storia.
La 3^ giornata era già un dentro-fuori, alla vigilia di due partite casalinghe: non potevamo più fallire. Fortunatamente contro l’Heaven 32 risorgemmo e, oltre i nostri meriti, trionfammo 4-1. Knops portò in vantaggio i torinesi, poi le due ali Gervazzi e Benedit ribaltarono il risultato prima del riposo. Nella ripresa Neumayr e uno splendido e redivivo Exarchou reserò il risultato ancor più rotondo.
Ma le buone notizie non erano finite: contro la temibile Ssc Campania un altro gol di Exarchou bissa quello di Benedit e ci porta sul 2-0. Un missile di Ciappara su punzione accorcia le distanze, ma con il coltello fra i denti portiamo a casa la seconda importantissima e incredibile vittoria. 7 punti dopo 4 giornate era un risultato che poteva essere considerato straordinario. Il caso volle che con 7 punti si fosse a pari punti con Ryonan Ac al secondo (!!) posto, 3 lunghezze dietro l’AntiFassera che pareva avviata al dominio del girone. Dietro deludevano a sorpresa No Global e Campania, sfortunate e ultime con 1 punto.
L’unico acquisto effettuato durante la stagione fu quello di Roberto Del Nero, reduce da un grave infortunio.
Abbandonando il 352 Marrundiano che ci aveva dato 6 punti nelle 2 gare casalinghe, in casa del TA di Us Fermana serviva di più: 352 TM difensivo e contropiedista, non sembrava una scelta azzardata.
Primo tempo dominato dagli avversari alla ricerca del vantaggio, con bomber del calibro di Zanesi e Teck, supportati da Uccheddu: proprio quest’ultimo sfiora il vantaggio. Al ’66 una puntata offensiva di Zanesi incoccia contro l’uscita di Milo che quasi evita il gol; il pallone carambola in rete e regala l’1-0 a Fermana. Dopo poco si infortuna anche Exarchou, sembra la fine. Dopo aver sprecato l’unica occasione nel primo tempo, Brinkmann si riscatta all'80 con un capolavoro (colpo al volo di sinistro un pallone crossato da Neumayr). Passano 2' e Antolli, appena entrato, si libera dal limite sugli sviluppi del secondo contropiede, venendo però tirato giù da uno scomposto Silveira. Con fuori Exarchou tutti si chiedono chi sia il tiratore: da dietro arriva Giulietti, calcia a sorpresa, aggira la barriera, e inifila il pallone all’angolino per una delle vittorie più incredibili della nostra storia, terza consecutiva!
Sulle ali dell’entusiasmo torniamo al 352 Marrundiano con un pizzico di offensivismo in più e battiamo pure l’Atletico No Global per 2-0, ritrovandoci secondi a +3 da Heaven, ma con 4 partite giocate in casa su 6. L’AntiFassera guidava saldamanete con 16 punti.
Nel doppio scontro con Ryonan ci spartiamo la posta: 0-2 al Silver Stadium e 3-0 al Campo di Marte, con un incredibile 352 contropiedista casalingo e spregiudicato. Resterà uno dei nostri capolavori tattici. Con altri 3 punti eravamo sempre più incredibilmente secondi, con 2 punti di vantaggio, mentre l’AntiFassera prendeva il largo. Dietro Campania e No Global restavano sorprendentemente impantanate a 7 punti, insieme a Fermana, un punto meno di R&O. La salvezza era a +9!
Un certo ‘culo’ stagionale ci permise di uscire imbattuti anche dalla No Global Arena, grazie ad una magistrale punizione di Exarchou (3^ rete per lui), dopo una partita dominata dai padroni di casa, dimostrando che il nostro gioco si era stabilizzato su difensivismo ad oltranza e contropiede, preferibilmente Marrundiano se non AOW.
Il capolavoro della nostra gestione fu alla 10^, Dragoon-Fermana.
Giocarono 8/11 della squadra che aveva esordito 5 stagioni prima contro StranoTeam, perdendo 3-0. Erano Neumayr, Giulietti, Reyes (e Vettori in panca), tutto il centrocampo e le ali (Benedit-Gervazzi), mentre nuovo era solo il portiere e l’attacco. In panchina, ovvio, Exarchou!
Giocammo alla morte, senza più niente da perdere: sotto di 2-0 i nostri non si fermarono, la giornata era quella giusta. A inizio ripresa uno-due Brinkmann-Antolli e pareggio. A 10' dalla fine episodio chiave: s'infortuna il portiere Zuain e in porta va Foietta, giocatore di movimento. Dopo 4 minuti Gervazzi lo punisce: 3-2, 20 punti, 2° posto, +4 dal terzo, +10 dalla salvezza. APOTEOSI. Ringraziamenti e complimenti arrivarono anche dalle sfere alte dell’Hattrick che conta. Eravamo vicini alle stelle, davvero.
Poco ci importava del resto del campionato se non evitare la VI: l’equilibrio era grande e la classifica cortissima, esclusa AntiFassera che aveva la promozione in tasca. Perdemmo giustamente da Campania e Ryonan si avvicinò a -1 battendo l’Heaven. Proprio contro questi ultimi andammo a rubare 1 punto con un rocambolesco 3-3 nel quale sfiorammo la vittoria, ma fortunatamente Ryonan battè il No Global e ci superò. Era peraltro festeggiata la salvezza matematica, così come il trionfo di AntiFassera, mentre dal 4° all’8° erano tutte in 4 punti.
Inopinatamente conquistammo un incredibile punto giocandocela faccia a faccia contro i campioni, andando sull’1-0 e venendo raggiunti solo a mezz’ora dalla fine. Ryonan però perdeva contro la Fermana e veniva raggiunta: 21 punti per noi e per loro, miglior differenza reti per i romagnoli.
L’ultima giornata fu uno spasimo: noi non sapevamo se vincere o perdere. Vincendo avremo probabilmente mandato in VIII la Rabbia e l’Orgoglio, squadra che preferivamo avere in serie piuttosto che Campania o No Global, che giocavano contro Ryonan e Fermana. Rischiavamo però di venire promossi! Prevalsero il buon senso e la fortuna.
Noi sbancammo lo stadio dei trentini con un missile di Reyes nel secondo tempo, in una partita noiosissima. Tutto dipendeva da Ryonan-Campania: Pernas portava in vantaggio i padroni di casa, ma fu solo grazie ad un'incredibile mole di fortuna che il fortino dei romagnoli resse l’impeto dei napoletani. 1-0 anche sull’altro campo. Se Campania avesse fatto gol, fino al ’90, noi saremmo andati in VI, Rabbia e Orgoglio sarebbe retrocessa. Fu una delle giornate più belle, per assurdo, di tutto il nostro gioco. Due piccioni con una fava, e incredibile 3° posto (2° a pari merito!!).
Girone bellissimo, equilibratissimo. Alla fine retrocessero Campania (che avrebbe meritato la promozione) e No Global, salirono AntiFassera e Ryonan (che avrebbe meritato la retrocessione!). 12 punti dal 2° all’8° posto. Il capocannoniere fu Ettore Andrisani, cecchino di Ryonan che si conquistò la promozione da solo: la spuntò di un gol su Sabella di AntiFassera. I nostri capocannonieri furono Exarchou, Antolli, Brinkmann e Benedit con sole 3 reti a testa (ventiduesimi)!
Un campionato miracoloso, in cui non eravamo certo diventati forti di colpo: molta fortuna e tantissima sapienza tattica di mister Aşkiner avevano reso possibile il tutto. Ci aiutò l’equilibrio delle altre squadre, che si rubarono punti tra loro. Noi fummo cinici e decisi, anche se non eravamo così forti. Il mercato era fermo, la squadra era quella della X. Avevamo compiuto un autentico capolavoro, ed eravamo ancora VIVI.